Questo bollettino, che chiamiamo Bollettino Informativo – Mediterráneo Mar de Paz, è un bollettino che, per diverse circostanze, non esisteva.
Uno dei bollettini pubblicati sul web, il numero 11, pur trattandosi di questo progetto non ne ha coperto l'intero percorso.
Credo che l’iniziativa “Mar Mediterraneo della Pace” sia stato un atto con chiarezza di immagini e una forza che ha provocato l’apertura di tante menti e tanti cuori.
Purtroppo, a causa della pandemia, non è stato possibile svolgere tutte le attività e quindi non è stato possibile completare il tour.
Iniziative come questa sono estremamente stimolanti per quelli di noi che hanno a cuore la trasmissione al mondo del bisogno di pace e di nonviolenza come forma di azione e, naturalmente, contribuiscono ad aprire la comprensione per coloro che non sono ancora del tutto consapevoli. chiaro, ma sentono che un mondo senza violenza è essenziale e possibile.
Da parte mia, credo che questa Europa, le cui radici umanistiche sono state forgiate in un Mediterraneo, “Mare Nostrum”, che ha permesso l’apertura alla conoscenza, allo scambio umano e alla convivenza tra le diverse culture lontane e altre che mettono piede sulle sue sponde, sia necessaria condisca nuovamente il cibo del suo spirito con il sale dell'umanesimo mediterraneo e ringiovanisca con la sua forza, il suo cuore aperto e la brezza della sua luce.
Per questo spero che questa iniziativa, “Mar Mediterraneo della Pace”, prenda forma e forza in questa 3a Marcia Mondiale che stiamo preparando.
Ho pensato che fosse importante contribuire a tutto questo proponendo questa newsletter, una sintesi di come sono state le giornate della Seconda Marcia Mondiale per Mare.
Tiziana Volta Cormio, membro del team di Coordinamento Internazionale del progetto Mediterraneo Mare di Pace e Lorenza dell'Associazione la Nave di Carta sono le ideatrici dei Diari di bordo che descrivono il viaggio del Bambù e le attività che sono state svolte nel porti in cui cadde.
Ci occuperemo delle attività sviluppate nell’iniziativa Mar Mediterraneo della Pace
In questo Bollettino tratteremo delle attività sviluppate nell'ambito dell'iniziativa Mar Mediterraneo della Pace, dal suo inizio a Genova, con l'intento di ricordare che vogliamo porti aperti a tutte le persone, a Livorno, la città dove si è concluso il viaggio e da dove il Bambù si è diretto alla sua base all'Isola d'Elba.
La 27 di ottobre di 2019 da Genova inizia il "Mar Mediterraneo della Pace", la rotta marittima della 2 World March for Peace and Nonviolence.
Nell’ambito dei percorsi della Marcia, partiti dai cinque continenti, parte dal capoluogo ligure il viaggio della barca “Mediterraneo della Pace”, patrocinato dal Comitato Internazionale della Marcia, in collaborazione con:
Fondazione Esodo di Don Antonio Mazzi che ha messo a disposizione una delle due barche a vela della Comunità dell'Isola d'Elba, dell'associazione per la promozione della cultura marinara La Nave di Carta della Spezia e dell'Unione Italiana Vela Solidale (Uvs).
In ottobre 27 da 2019, in 18: 00, Bamboo rilascia legami e inizia il percorso stabilito. L'iniziativa "Mar Mediterraneo della Pace" schiera candele e lascia Genova.
Iniziamo il nostro viaggio a Genova per ricordare che nei porti che vogliono chiudere immigrati e rifugiati vengono accolte navi caricate con armi da guerra.
Siamo all'altezza dei Perquerolles e all'orizzonte, una torretta.
Dev'essere uno dei sottomarini nucleari francesi della base marina di Tolone.
In ottobre 30, in anticipo, il Bamboo attraccava a Marsiglia, nella Société Nautique de Marseille, un posto importante nella storia nautica della città.
Nel pomeriggio, saliamo sul traghetto da Marsiglia a l'Estaque. Nel Thalassantè ceniamo, parliamo e cantiamo insieme per cantare per la pace.
A Barcellona, nel porto Oneocean Pot Vell, il Bambù con la sua bandiera di pace dimostra che vogliamo porti pieni di navi che accolgono e non navi che escludono.
Parliamo di ciò che sta accadendo in città e riceviamo Nariko Sakashita, una Hibakusha, sopravvissuta alla bomba nucleare di Hiroshima.
Su 5, a Barcellona eravamo alla Peace Boat, una crociera gestita dall'omonima ONG giapponese, che 35 ha lavorato per anni per diffondere la cultura della pace.
Nell'ambito della 2ª Marcia Mondiale, con la partecipazione del “Mediterraneo Mar de Paz”, è stata presentata la Marcia sulla Barca della Pace.
Le organizzazioni dell'ICAN si incontrano alla Peace Boat di Barcellona.
Camminare per la Pace sulla barca è molto diverso dal camminare su una strada. A causa del maltempo passeremo ad est della Sardegna.
30 miglia dalla costa, il Bamboo entra silenziosamente. Conosciamo il brutto tempo. Alla fine, il giorno 8 chiamano dalla barca a vela, stanchi ma allegri.
La rubrica della Marcia per Mare, l'iniziativa Mar Mediterraneo della Pace, prosegue con la sua navigazione, vediamo tutto nel suo diario di bordo. E, da terra, si spiega anche il contributo a questa navigazione.
Diario di bordo, notte tra il 9 e le 10-15 novembre: La notte del 9 novembre, viste le previsioni meteo, si è deciso, per rispettare il programma delle restanti tappe, di non recarsi in Tunisia.
Diario di bordo, da terra: Tiziana Volta Cormio, racconta in questo diario di bordo, scritto da terra, come è nato il primo percorso marittimo della Marcia Mondiale.
La marcia attraverso il Mediterraneo continuò dopo aver raggiunto Palermo e si concluse a Livorno, da dove il Bambù si diresse alla sua base all'Isola d'Elba.
A Palermo, tra novembre 16 e 18, abbiamo ricevuto e siamo stati accolti con gioia da varie associazioni e abbiamo partecipato a una riunione del Consiglio di pace.
Tra il 19 e il 26 novembre si chiude l'ultima tappa del viaggio.
Arriviamo a Livorno e la Bamboo fa rotta verso la sua base all'Isola d'Elba.
Spero che questa iniziativa continui in questa Terza Marcia Mondiale che già ci aspetta e che le sue vele prendano l'aria necessaria per portare la barca a vela o le barche a vela e i loro marinai a viaggiare per tutto il Mediterraneo diffondendo questo messaggio di Pace così necessario in questi giorni.