Il 27 ottobre 2019, da Genova, “Mar Mediterraneo della pace“, il percorso marittimo della 2a Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza, l’evento pacifista che ha avuto inizio a Madrid il 2 ottobre e si concluderà nella capitale spagnola l’8 marzo 2020.
Nell'ambito delle rotte della Marcia, iniziate nei cinque continenti, il viaggio della nave inizia dal capoluogo ligure"Mediterraneo della pace“, patrocinato dal Comitato Internazionale della Marcia, in collaborazione con: Fondazione Exodus di Antonio Mazzi che ha messo a disposizione una delle due barche a vela della Comunità dell'Isola d'Elba, l'associazione per la promozione della cultura marina La Nave della Carta della Spezia e Candela Unione Italiana di Solidarietà (Uvs).
Il viaggio partirà dal mare di fronte al Galata Mu.Ma
La gita partirà dal molo antistante il Galata Mu.Ma, Museo del Mare e delle Migrazioni di Genova, e farà scalo a Marsiglia e Barcellona, il cui arrivo coinciderà con lo sbarco della Barca della pace, la nave non governativa giapponese con lo stesso nome che naviga in tutto il mondo da trentacinque anni per promuovere la cultura della pace, il disarmo nucleare, la protezione dei diritti umani, la protezione dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile.
Dopo la città catalana, la nave si fermerà in Tunisia, Palermo e Livorno, l'ultima tappa sarà a Roma, via terra, per l'incontro con la Società Geografica Italiana dove verrà presentato il diario di viaggio.
“Pace, disarmo nucleare, diritti umani e ambiente: questi i temi della Seconda Marcia Mondiale che, a dieci anni dalla prima, attraverserà un mondo in cui sono trenta le guerre in corso e diciotto le zone di crisi.
Al centro della nostra azione c'è la richiesta agli Stati di ratificare il TPAN
“Al centro della nostra azione c’è l’appello agli Stati a ratificare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e ad impegnarsi in un percorso verso il disarmo delle armi convenzionali. Concetti già contenuti nella Dichiarazione di Barcellona del 1995 nel Forum per la Pace del Mediterraneo, sottoscritta da 12 paesi”, spiega Tiziana Volta Cormio, membro dell'équipe internazionale della Marcia.
“Un’affermazione rimasta sulla carta. Ciò che vediamo ogni giorno nel Mediterraneo è intollerabile: l’Europa, insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2012, è ancora oggi teatro di grandi violenze, è incapace di realizzarle.
Le armi lasciano l'Europa e c'è una proliferazione di eventi a loro dedicati in cui i bambini possono entrare (come a Vicenza, a Rimini e presto di nuovo a Brescia).
Per questo abbiamo deciso di “camminare” via mare. Vogliamo anche testimoniare la necessità di dire basta alle parole di odio e di violenza con cui si confrontano le diverse culture che dominano il Mediterraneo, ma anche di denunciare la violenza contro l’ambiente, quello marino in particolare da cui dipende il clima. Vogliamo farlo con l’arma potente della Nonviolenza attiva”.
L’Esodo non ha solo messo delle “bende” sulle persone che inciampano
“In un momento di profonda crisi della società, della politica, della società e delle relazioni, come quello che stiamo attraversando, che cresce e alimenta sentimenti di paura, sfiducia e intolleranza, è importante dare segnali forti e tangibili, rispondendo con la nonviolenza.
Da 35 anni Exodus non solo mette delle “bende” alle persone che inciampano, ma lavora anche quotidianamente per comunicare valori positivi nelle scuole, nelle famiglie e nella società per fornire risposte alternative ed efficaci a gravi problemi sociali. con un focus educativo.
Per questo aderiamo da sempre a manifestazioni e iniziative di “protesta pacifica” su temi importanti, che forniscano ai bambini gli strumenti necessari per affrontare e vivere in modo critico e attivo la società.
La decisione di aderire alla 2a Marcia Mondiale per la Pace conferma questa scelta fondamentale – afferma don Antonio Mazzi, Presidente della Fondazione Exodus – E farlo “camminare” per mare è una scelta doppiamente significativa.
Perché la barca a vela è un luogo educativo e terapeutico straordinario, che promuove valori come rispetto reciproco, condivisione, disciplina, capacità di coinvolgimento, spirito di adattamento, impegno, bellezza e contatto con la natura, principi che abbiamo bisogno della nostra educazione e, quindi, anche dell'educazione alla pace.
2 World March for Peace and Nonviolence: come aderire e partecipare
La prima edizione della Marcia mondiale per la pace e la non violenza, ideata da Rafael de la Rubia, fondatore dell'organizzazione umanista Mundo sin Guerras y Sin Violencia, si è tenuta in 2009-2010 e ha coperto i paesi 97. Per la seconda edizione di marzo, oltre ai percorsi di pace che attraverseranno tutti i continenti (in Italia passerà da Trieste, Fiumicello (Ud), Vicenza, Brescia, Varese, Alto Verbano, Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze , Livorno, Narni, Cagliari, Olbia, Roma, Avellino), Reggio Calabria, Riace, Palermo), il Comitato Organizzatore ha lanciato un appello alle organizzazioni pacifiste, ai diritti ambientali e civili, ai singoli cittadini per promuovere, in tutto il Periodo di marzo, iniziative nei rispettivi territori sui temi di marzo di 2019-2020:
- Disarmo nucleare. Nel 2017, settantanove paesi hanno firmato TPAN, il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Prima del trattato, le armi nucleari erano le uniche armi di distruzione di massa che non erano soggette a un divieto totale (armi chimiche e batteriologiche lo sono), l'articolo 15 del TPAN stabilisce che entrerà in vigore solo quando 50 Stati avranno ratificato e depositato ratifica. Attualmente, 33 paesi hanno ratificato il TPAN, con 17 rimasti perché il trattato diventi effettivo. L'Italia non ha ratificato il TPAN.
- Rifondazione delle Nazioni Unite, con la costituzione nel Consiglio di sicurezza di un Consiglio di sicurezza ambientale e di un Consiglio di sicurezza socioeconomica.
- Sviluppo sostenibile e lotta contro la fame nel mondo
- Difesa dei diritti umani contro ogni forma di discriminazione
- La non violenza come nuova cultura e la non violenza attiva come metodo di azione.
Congratulazioni a tutti! ...
2ª World March for Peace and Nonviolence, a seguito dello storico successo della 1ª in 2010, Attività correlata al Seminario interdisciplinare mondiale permanente di “THE CULTURE OF PEACE AND NON VIOLENCE” delle Nazioni Unite (UNESCO-IPT-UCM), Presieduto da Fernando Pardos Díaz.
Congratulazioni a tutti! ...?