Il team di promotori locali guidato da Omar Diallo ha guidato il team di base per incontrare alcune autorità religiose:
Visitare l'abate Barnabas, curatore del seminario nella Chiesa cattolica; poi all'imam Baye Dame Wade, nipote di Abbas Sall, grande studioso della fratellanza Tidiane, che dopo essersi congratulato con la squadra per quell'iniziativa, guidò il gruppo nella preghiera dei viaggiatori.
Successivamente, è stato visitato il presidente del gruppo dei consigli di quartiere di Saint-Louis, che si è mostrato in grande armonia con il progetto, affermando che la non violenza inizia in se stessi e si preoccupa di come dare continuità a quei valori, sottolineando il lavoro di giovani come Omar, segretario del consiglio distrettuale di Balacoss.
È stata l'occasione per approfondire uno degli obiettivi della Marcia mondiale
È stata l'occasione per approfondire uno degli obiettivi del Marzo Mondiale si riferiva a pericoli multiformi la cui massima espressione, in ambito internazionale, è rappresentata dalla minaccia nucleare.
La resistenza del popolo ad alcuni potenti governi del sistema è stata anche enfatizzata con esempi come Guinea, Cile, Ecuador, Libano tra gli altri e l'ascesa di movimenti civili, come Greta Thunberge altri.
È stata sottolineata la necessità di installare la non violenza come nuova cultura, come sta accadendo con il tema dell'ecologia.
Nel pomeriggio, Don Bosco ha avuto luogo al centro, un evento in cui è stata fatta una presentazione della Marcia mondiale e la cui parte culturale consisteva in una rappresentazione della truppa teatrale della Juvep, l'intervento del rapper generale Kheuch e dello slamero Slam Issa che ha messo una buona atmosfera.
Redazione: Martine Sicard e N´diaga Diallo
Fotografie: Marco I.
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