Ricordando gli attacchi a Hiroshima e Nagasaki, in Italia.
Diverse iniziative sugli attacchi atomici di Hiroshima e Nagasaki da ricordare e anche per esprimere la speranza di un futuro senza armi atomiche.
Vere speranze nella possibilità di arrivare a 50 firme di ratifica del Trattato per il divieto delle armi atomiche (TPAN).
Il trattato, approvato dalle Nazioni Unite il 7 di luglio di 2017, diventerà legge una volta ratificato dai paesi membri delle Nazioni Unite di 50.
La risoluzione è stata approvata per consenso con i voti 122 a favore, il voto contro i Paesi Bassi e l'astensione di Singapore.
Il testo concordato dai paesi 129 che hanno negoziato lo strumento indica che il trattato copre l'ampia gamma di armi nucleari e tali attività.
Proibisce lo sviluppo, i test, la produzione, l'acquisizione e il possesso di arsenale nucleare o esplosivi.
Ricordando ad Hiroshima e Nagasaki in Italia, un campione di attività
Comerio, Varese, agosto 3, vicino a dove nascono le piante da seme degli alberi sopravvissuti all'agosto 6 di 1945.
Brescia, vicino alla base militare Ghedi, dove sono alloggiate le bombe nucleari 20.
Trieste, nel parco di San Giovanni, vicino al Nagasaki Kako. Trieste, vicino a Capodistria (Slovenia), un altro porto nucleare e la base di Aviano che ospita le bombe atomiche 40.
Livorno, un porto nucleare dove attraccano navi con armi nucleari all'ancora della base militare di Camp Darby.
Vicenza, davanti alla base “PLUTO” di Longare, Centro Unificato di Addestramento Nato.
Il testo sotto la manifestazione di Vicenza va corretto. Vicenza, davanti alla base «PLUTO» di Longare, Centro Unificato di Addestramento della NATO.