Terza Marcia Mondiale: bisogna fare qualcosa!

Rafael de la Rubia, promotore della III Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e coordinatore delle prime due edizioni, ce lo spiega, in occasione dell'evento che Mondo senza Guerre e senza Violenza ha promosso nella Università estiva del Parco di Toledo, qualcosa deve essere fatto!

In questo momento in cui la violenza armata dilaga in tutto il nostro pianeta, promossa da signori della guerra, leader internazionali, leader di diversi paesi e direttori e proprietari di multinazionali degli armamenti, persone il cui unico interesse è arricchirsi, anche se solo a costo della vita, dolore e la sofferenza di milioni di persone, bisogna fare qualcosa!

Noi che camminiamo per le strade di questo mondo, noi che vogliamo vivere in pace con le nostre famiglie, i nostri figli e figlie, dobbiamo dire qualcosa, dobbiamo fare qualcosa per cambiare questo panorama da noi né cercato né voluto. Qualcosa deve essere fatto!

Dobbiamo fare qualcosa per far capire ai leader dei nostri paesi, ai leader mondiali e ai proprietari delle multinazionali dell’odio e della morte che non vogliamo le loro guerre, che non vogliamo la loro violenza, che non vogliamo vogliamo un mondo in cui giorno dopo giorno noi cittadini godiamo di sempre meno risorse personali a causa dell'aumento del prezzo dei prodotti alimentari e di uso comune, che abbiamo sempre meno risorse a livello sociale, perché quelle esistenti vengono dirottate verso il mantenimento delle loro guerre , uccidendo innocenti

Pertanto, di fronte a questa situazione, Mondo senza Guerre e senza Violenza, insieme all’associazione Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e ad altre associazioni di tutto il pianeta, promuovono la 3ª World March per la Pace e la Nonviolenza, che viaggerà in tutto il mondo realizzando azioni esemplari che promuovono la pace e la nonviolenza.

La 3ª Marcia Mondiale inizierà a San José, Costa Rica, il 2 ottobre 2024 e terminerà, sempre a San José, Costa Rica, il 5 gennaio 2025.

Si propongono di coinvolgere quante più persone possibile a livello individuale e organizzativo per promuovere azioni esemplari, azioni che diffondano la pace e la nonviolenza e, allo stesso tempo, servano il beneficio delle comunità in cui vengono realizzate.