Diario di bordo, ottobre 27

In ottobre 27 da 2019, in 18: 00, Bamboo rilascia legami e inizia il percorso stabilito. L'iniziativa "Mar Mediterraneo della Pace" schiera candele e lascia Genova. 

27 ottobre - Alle 18.00:XNUMX, il Bamboo, la barca del Fondazione Exodus che accoglie l'equipaggio di Mar Mediterraneo della pace, perde legami e si allontana da Genova.

Destinazione: Marsiglia. Prima tappa sulla rotta marittima della 2 World March for Peace and Nonviolence.

Un tramonto dorato illumina La Lanterna, il faro che ha guidato le navi dentro e fuori il porto per anni 800.

La luce che circonda la città ci sembra un segno di buon auspicio per questo viaggio attraverso il Mediterraneo occidentale e meridionale che, negli ultimi anni, sembra aver dimenticato la sua anima.

Le antiche civiltà lo chiamavano il Grande Mare, per i Romani era il Mare Nostrum, per gli Arabi e i Turchi era il Mar Bianco, per gli Egizi era il Grande Verde.

Un mare tra le terre che nel corso dei millenni è stata la strada che ha unito e unito civiltà, culture, uomini.

Un mare che è diventato teatro di terribili tragedie

Un mare che è diventato teatro di terribili tragedie: decine di migliaia di persone sono prigioniere nei campi libici, vero
prigioni in cui subiscono violenze, stupri e torture.

Solo coloro che possono pagare possono uscire in mare, sperando di non essere intercettati dall'auto-nominata Guardia costiera libica e di essere riportati all'inferno.

Una guardia costiera finanziata con fondi italiani ed europei grazie ad un accordo che verrà rinnovato tra qualche giorno.

Solo quest'anno, più di 63.000 hanno rischiato la vita per raggiungere le coste europee in cerca di speranza.

Si stima che le persone 1028 siano morte in mare. Morti che pesano sulla coscienza di tutti, ma è troppo facile dimenticarsene.

Siamo abituati alle newsletter dei morti, dei salvataggi, dei rifiuti.

È facile dimenticare la sofferenza

È facile dimenticare la sofferenza, devi solo girare la testa dall'altra parte.

E se sei sulla terraferma, comodamente seduto su una poltrona, non puoi nemmeno immaginare quelle tragedie.

Ma qui nel Bamboo al calar della notte, anche se il mare è calmo (piccole onde, poco vento, andiamo a motore) e puoi ancora vedere le luci della costa, il primo pensiero è per quelle persone, donne, uomini e Bambini che, forse proprio ora, sulla sponda meridionale del Grande Mare stanno andando in mare su gommoni o barche di legno molto piccole.

Uomini, donne e bambini rannicchiati in navi insicure oltre ogni immaginazione, insieme alle loro speranze per una vita migliore.

Devi essere stato in mare di notte per capire cosa possono sentire queste persone, arrivando quasi sempre da luoghi lontani dalla costa.

Pensiamo a loro e alla loro paura

Pensiamo a loro e alla loro paura come se, avvolti nell'oscurità, guarderanno l'orizzonte nella speranza che qualcuno venga in loro aiuto per portarli in un rifugio sicuro.

Considera anche le persone di Ocean Viking, una delle poche navi umanitarie ancora in navigazione, che aspettano da giorni per attraccare in un porto sicuro. Come possono essere trattati così tanti esseri umani?

Come può tutto ciò lasciarci indifferenti? Lanciamo questa domanda tra le onde. Pensaci.

A 4 la mattina presto c'è poco vento. Sollevammo la candela e continuammo.


Foto: Bamboo, la nave della Fondazione Exodus a Genova, ormeggiata di fronte al Galata Mu. Museo del mare e delle migrazioni, uno dei più importanti musei marittimi del Mediterraneo.

Nella piazza, di fronte alla Galata, abbiamo allestito una mostra con una piccola parte dei disegni di bambini provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato al
Progetto Colors of Peace.

Nella mostra pacifista anche le foto di Sea Beauty di Stella del Curto e Kaki Tree di Francesco Foletti.

2 commenti su “Diario di bordo, 27 ottobre”

Lascia un commento

Informazioni di base sulla protezione dei dati Scopri di più

  • Responsabile: Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.
  • scopo:  Commenti moderati.
  • legittimazione:  Con il consenso dell'interessato.
  • Destinatari e responsabili del trattamento:  Nessun dato viene ceduto o comunicato a terzi per l'erogazione di questo servizio. Il Titolare ha contrattato i servizi di web hosting da https://cloud.digitalocean.com, che agisce in qualità di responsabile del trattamento.
  • diritti: Accedere, rettificare ed eliminare i dati.
  • Informazioni aggiuntive: È possibile controllare le informazioni dettagliate nel Informativa sulla Privacy.

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per il suo corretto funzionamento e per scopi analitici. Contiene collegamenti a siti Web di terzi con politiche sulla privacy di terzi che puoi accettare o meno quando accedi ad essi. Facendo clic sul pulsante Accetto, accetti l'uso di queste tecnologie e il trattamento dei tuoi dati per questi scopi.    Visualizza
Privacy